Un spazio di oltre 1500mq dedicato all’arte contemporanea e i suoi linguaggi “urban”, che spaziano dalla street art alla fotografia passando per arti performative, autoproduzioni editoriali e molto altro ancora.
L’Urban Spree è un noto punto d’incontro fra artisti e creativi di tutta Europa, un crocevia di esperienze eterogenee accomunate dall’arte.
Come anticipa il nome, la location è ancora una volta Berlino, lungo il corso del fiume Sprea e a pochi passi da uno snodo fondamentale della rete ferroviaria della capitale, la stazione di Warshauer.
Non è un caso che quello che oggi appare come un enorme complesso post-industriale, un tempo ha ospitato diverse officine per la manutenzione delle ferrovie.
Un passato di cui le odierne strutture conservano l’identità: si tratta di capannoni e ampi magazzini, su una pavimentazione di sterrato e cemento da cui riemerge, a tratti, la dentatura di antiche rotaie.
Lo spazio, gestito da un collettivo artistico, si divide in quattro ambienti principali: anzitutto un atelier di 400mq ospita mostre, proiezioni, laboratori e rassegne di vario profilo, e un giardino esterno, nel caratteristico stile “Biergarten”, che in tarda serata fa da cornice a eventi e performance open-air.
Un book-corner è dedicato alla vendita di libri e stampe selezionate e, a completare il quadro, un complesso di residenze per artisti.
Queste ultime sono sempre molto frequentate ed è proprio il via vai degli artisti a conferire all’Urban Spree un’atmosfera tutta speciale, che viene percepita sia da chi vive lo spazio che da chi lo frequenta con la curiosità di un semplice osservatore.
Specie in una serata fresca di metà estate, in cui il sole tramonta che è già notte, e lo spazio assume l’aspetto di un cantiere artistico in continua trasformazione, dove si mescolano illustrazione, graphic design, graffiti, esperimenti tipografici, live painting accompagnati da selezioni musicali.
E, perché no, anche da una pils ghiacciata.
di Carlotta Comparetti
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